Riflessione sui metodi di apprendimento odierni
Ogni volta che mi capita di insegnare ai ragazzi, ma anche agli adulti, al termine di ogni lezione qualcuno mi chiede sempre come potrebbe maggiormente approfondire i temi trattati. Mi chiedono libri, risorse, altri corsi di formazione e la mia risposta è sempre la solita: “prenditi del tempo e prova a mettere in pratica!”.
A seguito di questo suggerimento c’è chi capisce al volo, segue immediatamente il consiglio e si mette a sporcarsi le mani, c’è invece chi ha bisogno di sentirsi più sicuro e “memorizzare i concetti”. Quest’ultimo è l’approccio allo studio che ci hanno sempre insegnato e che sì, porta a ricordarsi le cose in un primo momento ma, come ben sappiamo, vi è la forte probabilità che dopo un po’ di tempo queste informazioni vengano rimosse.
Purtroppo oggi la nostra società ci ha abituato ad apprendere nel modo sbagliato. Mi capita di vederlo con i miei figli, ai quali la scuola trasmette sempre la stessa tecnica di studio: la “memorizzazione”. La stessa cosa la vedo con i miei studenti in Università: puntano a ricordarsi le cose più che a capirle perché, purtroppo, il loro unico scopo (sbagliato) è quello di prendere il voto che attesta la bravura nella memorizzazione che hanno applicato.
Il problema è che come gli “giri la domanda” o la stessa tematica viene affrontata cambiando contesto, l’aspetto che manca è la visione d’insieme; non riescono ad avere un approccio orientato alla risoluzione del problema.
Se prendiamo il modello della Piramide di Bloom – vedi immagine – troviamo al primo livello l’apprendimento da memorizzazione e successivamente la comprensione. Di solito nell’approccio tradizionale di apprendimento si tende a fermarsi erroneamente al primo livello, ovvero la sola “memorizzazione”. Sarebbe opportuno invece proseguire con l’intero processo andando quindi ad applicare i fatti compresi, analizzarli ed infine valutarli col fine di elaborare una propria idea, verificarla e solo successivamente sentire se ci convince, “se suona bene”.
Solo dopo questi step troviamo la messa in pratica, la creazione.
Solo se sei in grado di arrivare a quest’ultimo livello puoi creare qualsiasi cosa, proprio con le informazioni che hai acquisito.
Non mi nascondo nel sostenere che oggi il mio livello di comprensione degli argomenti o delle nuove tematiche che studio passa necessariamente dall’insegnare: se sei oggi in grado di insegnare, ottenendo la comprensione del tuo pubblico, vuol dire che hai veramente capito ciò di cui parli.